lunedì 26 marzo 2012

ANNUNCIO!

Mandatemi ricette curiose, sfiziose, colorate, insomma, tutto ciò che fa gioire il palato e io le pubblicherò sul blog!!!Ecco il mio indirizzo mail:  federicalacorte@gmail.com

Un grande classico spesso snobbato...la peperonata!

E' vero, è un po' indigesta ma per chi ama i peperoni ogni tanto è concessa. Per fare la peperonata servono pochissimi ingredienti quindi è un piatto economico e facile da fare.
Ingredienti per 4 persone:
2 peperoni
1/2 cipolla (se piccola anche una intera)
1 confezione di pelati
olio extravergine d'oliva
sale
Strappiamo, non tagliamo, i peroni in tanti piccoli pezzi (in questo modo dovrebbero risultare più digeribili) e li mettiamo in una padella, dove precedentemente abbiamo fatto scaldare un filo d'olio con la cipolla. Quando i peperoni risultano leggermente ammorbiditi aggiungiamo i pelati, un po' di sale e copriamo con un coperchio. La peperonata deve cuocere una mezz'ora abbondante e la cottura dev'essere seguita ma vi assicuro che è più facile da fare che da spiegare. Ho proposto la ricetta classica e nella versione in assoluto più semplice ma, se sono di vostro gradimento potete aggiungere anche dei fagioli borlotti durante la cottura per dare maggiore cremosità al sugo e sempre a vostra discrezione delle zucchine a rondelle. Come in quasi tutti i piatti, io aggiungo il peperoncino perchè adoro il piccante. In ogni caso sarà un successo!

Strudel salato,gustoso e velocissimo!


Basta davvero pochissimo per preparare questo strudel salato, per questo è l'ideale quando si ha poco tempo e si vuole fare bella figura. 
Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia pronta
1 cespuglietto di insalata indivia
1un panetto di stracchino
2 noci
1 uovo
olio
sale
 Si prende la pasta sfoglia e si dispone sulla teglia da forno. In una padella mettiamo un filo d'olio e quando questo è caldo aggiungiamo l'indivia tagliata a striscioline. Bastano pochi minuti per fare appassire questa insalata in padella ed è proprio in questo poco tempo che spalmiamo lo stracchino e mettiamo le noci tritate sulla sfoglia. Aggiungiamo a questo punto l'indivia e chiudiamo come se fosse un pacchettino. Con un pennello spalmiamo il tuorlo dell'uovo sulla pasta e con una forchetta la bucherelliamo.  In forno per 15/20 minuti circa a 180° ed ecco che lo strudel salato è pronto!Vi assicuro che è davvero buonissimo, specie se avete il tempo di farlo riposare 10 minuti...Fatemi sapere!   

domenica 25 marzo 2012

"Sapori antichi" conquista Madrid...



Ecco il primo "internauta" buongustaio che dalla Spagna ha apprezzato una delle ricette proposte da OVOSODO: "Sapori antichi" con la variante dei fusilli al posto degli spaghetti.
A giudicare dalle foto non posso far altro che complimentarmi per l'ottima riuscita con Roque, che ha portato questa ricetta anche a Madrid!

 

venerdì 23 marzo 2012

Lasagnette COCCODE'

Queste lasagnette monoporzione sono oltre che pratiche anche molto carine per quanto riguarda la presentazione. Ovviamente chi lo desidera potrà utilizzare la classica teglia più grande ma l'effetto scenico sarà un po' diverso.L'idea è stata quella di creare il mio piatto preferito (le lasagne classiche) in maniera diversa e più leggera. Nelle lasagnette non c'è la besciamella ma tanta verdura!Veniamo alla ricetta.

Ingredienti per 2 persone:
300g di piselli
200g di spinaci bolliti
pasta all'uovo
olio extravergine d'oliva
2uova
1/4 di cipolla di tropea
sale
pepe
 
Per prima cosa mettiamo sul fuoco una pentola con dell'acqua, in cui, una volta bollente e salata, faremo scottare i fogli di pasta all'uovo che abbiamo comprato già pronti (preferisco farli scottare perchè rimangono più morbidi) ovviamente chi avesse voglia e tempo può fare la pasta in casa. Nel frattempo in una casseruola mettiamo un filo d'olio e un quarto di cipolla di tropea tritata finemente. Dopo pochi secondi aggiungiamo i pisellini e continueremo la loro cottura con l'aiuto di un brodo vegetale da aggiungere di tanto in tanto. Una volta pronti li frulliamo in modo da creare una crema (se questa risultasse troppo densa possiamo aggiungere un pochino di brodo). A questo punto non resta che mettere a bollire gli spinaci. Prese due piccole tegliette e "sporcate" sul fondo con la crema di piselli, iniziamo quindi a fare gli strati. Uno di pasta, uno di crema e uno di spinaci. Infornate per circa 25 minuti e il gioco è fatto. Solo prima di portarle in tavola preparate 2 uova all'occhio di bue che daranno ulteriore sapore oltre che bellezza al piatto.
 Io ho cercato di farle il più leggero e dietetico possibile ma per chi volesse è possibile aggiungere uno strato di scamorza affumicata, che creerà contrasto con la dolcezza dei piselli, e uno di parmigiano.
Buon appetito gente!

mercoledì 21 marzo 2012

Sapete perchè...?

Tantissimi sono superstiziosi, altri non si curano di fortuna o sfortuna, altri ancora sono quelli che "non si sa mai"...
In ogni caso il tema della "iella", "sfiga", "iattura" o che dir si voglia è sempre di attualità...in fondo chi non un pochino non ci pensa (soprattutto quando le cose vanno male)?????
Ma sappiamo il motivo per il quale determinate cose portano sfortuna?
Sapete perchè...si dice che il viola sia un colore iellato soprattutto per chi lavora in teatro?
In tutto il periodo conosciuto come  medioevo, durante la Quaresima i sacerdoti indossavano abitualmente una stola viola. Proprio in quel periodo tra le varie penitenze e sacrifici venivano vietati gli spettacoli teatrali. Da questo derivava una grossa penalizzazione per tutti i teatranti che rimanevano senza lavoro. Da quel momento il colore viola continua ad essere un tabù per chi fa parte del mondo dello spettacolo.


Sapete perchè...si dice che i tatuaggi debbano sempre essere almeno tre?
La credenza nasce dal mondo dei marinai, che usavano tatuarsi prima di partire, arrivati a destinazione ed in fine una volta tornati a casa. Solo due tatuaggi avrebbero significato il non ritorno a casa e quindi calamità. Oggi la decorazione del corpo è un arte che appartiene a molti e non più solo ai marinai ma del numero tre o del numero dispari in maniera più generica rimane. 

















martedì 20 marzo 2012

Quel sacrosanto momento...L'APERITIVO!

Sarete tutti d'accordo con me nell'affermare che l'aperitivo è uno dei momenti migliori della nostra giornata. Abbiamo finito di lavorare, di studiare o anche di far nulla...in ogni caso ci catapultiamo in un mondo rilassante e divertente allo stesso tempo. Sono innumerevoli i drink che possiamo scegliere di sorseggiare, ci sono quelli alla moda e poi ci sono i classici...che di moda non passano mai (cit. del mio fidanzato). A proposito di grandi classici direi che uno è sopra tutti gli altri: Cocktail Martini.
 Tutte le informazioni che vi sto per dare sono estrapolate dal sito di Marco Pistone, proprietario del "Barcelona Cafè" che deve la sua fama di barman proprio a questo drink famoso in tutto il mondo,  sicuramente più ferrato di me sull'argomento in quanto di solito io i martini li bevo e non li faccio...
 Il martini cocktail come lo conosciamo oggi è una rielaborazione di una ricetta nata nella seconda metà del 1800 in america. La ricetta originale del 1862 appariva sotto il nome di "gin cocktail" e prevedeva 2 oncie e 1/2 di Old Tom gin, 1 oncia e 1/2 di vermouth dolce, 1/2 cucchiaino di liquore al maraschino, 2 goccie di orange bitter, shackerato e servito con una ciliegia al maraschino.
In una seconda edizione  del 1887 la ricetta cambia nome in "martinez" e cambia anche il vermouth che da dolce diventa dry. Un'altra storia vuole che sia un italiano, un certo Martini di Arma di Taggia - barman al "Knickerbocker hotel" di New York a creare quella ricetta che più si avvicina alla versione classica più conosciuta come "martini cocktail".
Ci sono diversi modi di bere questo cocktail ma tutte le varianti hanno una caratteristica comune ed è sicuramente la ghiacciatura del bicchiere in cui viene servito.
Questo procedimento prevede che il bicchiere venga lasciato raffreddare con alcuni cubetti di ghiaccio lasciati nel bicchiere in modo da portare la temperatura del vetro a 0 gradi. Prima di versare il cocktail nel bicchiere il ghiaccio viene buttato rovesciando il calice per eliminare i cubetti e l'acqua formatasi.
In questo modo il martini mantiene a lungo la freschezza e garantisce la stabilità del gusto fino all'ultima goccia. Oggi parlerò del Tanqueray Spray Martini:
  • Tanqueray gin
  • Vermouth dry vaporizzato
  • Scorza di limone
Questa ricetta appartiene ad una serie di miscele del mondo martini che negli anni 50 trovò la fortuna nella ricerca del martini più secco. Il vermouth è collocato in un vaporizzatore da profumo in modo da renderne disponibile l'erogazione atomizzata al fine di aromatizzare il ghiaccio senza però addolcirlo. Qualsiasi abbinamento a questo cocktail è superfluo. Se proprio non potete farne a meno vi consiglio di accompagnarlo a delle olive di ottima fattura.Questo è uno dei modi più frequenti di bere il martini cocktail ma il mio preferito in assoluto è il Gibson Martini:
 


  • 9/10 London Dry Gin
  • 1/10 vermouth dry
  • 1 cipollina in agrodolce
Di questa versione del martini non si hanno fonti storiche certe. Lo consigliamo come piacevole alternativa (leggermente più secca) al martini classico variando il retrogusto salmastro dell'oliva con il tipico agrodolce della cipollina. Abbianiamo il Gibson a tartine al burro salato della Normandia condite con scalogno in aceto balsamico.

lunedì 19 marzo 2012

Quando sano è anche buono...


Non sempre ci ricordiamo che le carote sono molto ricche di sostanze utili al corpo e in particolar modo di fibra, alfa e beta-carotene.Il beta-carotene è molto utile per la crescita e la riparazione dei tessuti e aiuta a mantenere la pelle morbida e sana, a prevenire infezioni dell’apparato respiratorio e a proteggerci dall’inquinamento. L’alfa-carotene contenuto nelle carote è un potente allungatore della vita. Inoltre,sono assolutamente poco caloriche e ciò non guasta mai!Se le cose sane e dietetiche si trasformassero sempre in qualcosa di gustoso forse faremo tutti un po' meno fatica a mantenere la linea ed essendo sempre in lotta con quest'ultima io le provo tutte.
La pasta di Roger Rabbit
Ingredienti per 4 persone:
6 carote (se si utilizzano quelle surgelate 1 busta)
olio extravergine d'oliva
pepe
sale
peperoncino
1/2 Kg di spaghetti

Riempiamo una pentola d'acqua e una volta portata ad ebollizione  vi immergiamo le carote. Se si utilizzano quelle surgelate bastano 10 minuti di cottura, mentre con quelle fresche dovremmo attendere un po' di più (almeno 20 minuti). Preferisco utilizzare questo metodo, rispetto alla cottura al vapore, in quanto l'acqua, insaporita dalle carote, ci sarà utile in seguito. Infatti, una volta pronte, vengono scolate lasciando un pochino di acqua di cottura e ridotte una crema dal frullatore ad immersione. A questo punto aggiungiamo il peperoncino per smorzare il dolce della carota.  Nel frattempo abbiamo cotto i nostri spaghetti al dente che uniamo alla crema. Un filo d'olio a crudo e un pizzico di pepe completano l'opera: buona e sana!

Sapori antichi

Quando le zucchine incontrarono il pomodoro fu per sempre...
 Le ricette che amo di più in assoluto sono quelle che mi accompagnano da sempre, quelle che "a casa sono più buone perchè nessuno le fa meglio della mamma e della nonna". Le cose semplici sono spesso anche le più saporite per questo voglio proporvi come prima ricetta in assoluto quella della pasta al sugo di pomodoro, con l'aggiunta di una particolarità, le zucchine fritte e il parmiggiano. Una ricetta dalla preparazione semplicissima con il risultato di un gusto esplosivo.
Ingredienti per 4 persone:
olio extravergine d'oliva
mezza cipolla
1 foglia di alloro 
1 latta di pelati (per chi avesse voglia e tempo la passata di pomodoro fresco sarebbe anche meglio)
4 o 5 zucchine (preferibilmente trombette)
parmigiano qb
sale
zucchero
 1/2 Kg di spaghetti


Tagliare a pezzettini sottili la cipolla e metterla in una padella antiaderente con un filo d'olio. Quando il piccolo soffritto apparirà dorato aggiungere i pelati, un pizzico di sale e un cucchiaino di zucchero(per togliere l'acido del pomodoro). A mio parere il sugo deve cuocere fino a quando non si rapprende totalmente, se rimane troppo liquido il sapore ne risente. Nel frattempo, in un'altra padella, versare abbondante olio e appena caldo le zuchine tagliate a rondelle sottili. Consiglio di farle cuocere lentamente e senza coperchio, per fare in modo che risultino più croccanti. Una volta pronta la pasta la impiattiamo dopo averla amalgamata bene al sugo e solo alla fine aggiungiamo le un pugno di zucchine fritte e una manciata di parmigiano. Il risultato è davvero soddisfacente per il palato e per la vista.